Fast Food VS Sud Food: the winner is “FOCACCIA”.

FOCACCIA BLUES

Nell’era della globalizzazione, in cui tutto sembra voler essere standardizzato a unico modello valido nel mondo e nel quale i colossi delle multinazionali, di qualunque genere esse siano, riescono sempre e comunque ad imporsi grazie al forte potere economico di cui godono, esiste una realtà in cui il “local” ha vinto ed ha sbaragliato tutti imponendosi nel piccolo “villaggio locale” a cui appartiene.

E’ la storia di un panettiere pugliese, esattamente di Altamura, provincia di Bari, temerario e coraggioso che ha sfidato i giganti del Mc Donald’s, aprendo un panificio proprio accanto al già citato fast-food. Esempio di come possano essere mantenute le tradizioni nonostante il tentativo uniformante che la globalizzazione ci offre. Questa vittoria è stata ottenuta senza nessun tipo di protesta, semplicemente imponendosi grazie a prodotti locali più buoni e genuini. Ed è così che, nel giro di un anno, il ristorante americano è stato costretto a chiudere i battenti.
Questa più unica che rara vittoria dell’ometto Davide sul gigante Golia, ha attirato l’attenzione della stampa di tutto il mondo, finendo anche sulle pagine di Liberation e del New York Times, ed ha particolarmente colpito Onofrio Pepe, giornalista italiano che ha avuto l’idea di portare sul grande schermo la storia del McDonald’s vinto dalla focaccia altamurana. Così è nato Focaccia Blues, film documentario diretto dal regista Nico Cirasola, originario di Gravina in Puglia, paese vicino ad Altamura.
Ed è così, quindi, che il cinema si è reso testimone di una storia unica nel suo genere, raccontando la vittoria della vera identità locale italiana affinchè possa essere valorizzata la tradizione e mantenuta salda anche nelle nuove generazioni.

Focaccia
Presenti nel film anche attori molto celebri quali Lino Banfi, Renzo Arbore e Michele Placido. Quest’ultimo, soffermandosi sulle piccole grandi vittorie delle persone comuni, dice: <<noi abbiamo già tutto quello che ci serve per vivere meglio, basta sceglierlo.>>.

Insomma, un risultato sorprendente che ridona fiducia al nostro popolo, ancora legato, anche se in modo meno evidente, alla cultura americana. Un piccolo segno, simbolo delle capacità e potenzialità che solo noi possediamo e delle possibilità che, grazie ai nostri talenti, ai prodotti di altissima qualità, alle materie prime che tutto il mondo ci invidia, soprattutto per quanto concerne il nostro sud, e al coraggio che dovremmo cercare di investire un po’ di più, per il bene del nostro futuro e di quello della nostra splendida Nazione, che ci dona luce e ci rincuora, consapevoli della certezza che nessuno è migliore di noi. La nostra terra, da sola, basta a se stessa e a noi di conseguenza. Non abbiamo bisogno di nessun tipo di contaminazione, da qualunque settore essa giunga. Orgogliosi della nostra italianità dovremmo iniziare noi stessi a sfruttarla ed esportarla, così come per decenni hanno fatto tutti coloro che si sono insediati sul nostro bel territorio.

focaccia