Sapori del Sud: il pistacchio di Bronte (D.O.P.), l’oro verde.

Il pistacchio (dal greco Pistàkion) è una pianta originaria del bacino Mediterraneo (Persia, Turchia), coltivata per i semi, utilizzati per il consumo diretto, in pasticceria e per aromatizzare gli insaccati di carne. Era noto e coltivato dagli antichi ebrei e già allora ritenuto un frutto prezioso.

Per curiosità cronologica riscontriamo per la prima volta la parola “pistacchio” nell’Antico Testamento, successivamente nella Genesi (origine-nascita del mondo) capitoli 42/43 versetto 11. Ancor oggi, nella parlata dialettale conserviamo i termini “frastuca e frastucara” che stanno ad indicare rispettivamente il frutto e la pianta.
Termini corrotti derivanti dall’arabo “fristach” e “frastuch”. Naturalmente trattasi di traslitterazione dal momento che il suono della “p” mancando in lingua araba viene reso con la “f” o la “b”. Nel dialetto brontese dei nostri nonni il termine “frastucata” indicava un dolce a base di pistacchio e “frastuchino” il colore verde pistacchio.

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Furono gli Arabi, dunque, strappando la Sicilia ai Bizantini, ad incrementare ed a attrezzarsi nella coltivazione del pistacchio che nell’Isola, particolarmente alle pendici dell’Etna, trovò l’habitat naturale per uno sviluppo rigoglioso e peculiare.

Bronte, con oltre tremila ettari in coltura specializzata, ne esprime l’area di coltivazione principale (più dell’80% della superficie regionale) con una produzione dalle caratteristiche peculiari.
Bronte, Eden di pistacchio, con un frutto dal gusto e dall’aroma universalmente riconosciuti come unici e particolari.

L’ “oro verde”, così è denominato il “Pistacchio verde di Bronte”, rappresenta la principale risorsa economica del vasto territorio della cittadina etnea.

Il Pistacchio di Bronte è anche Presidio Slow Food.

http://www.brontepistacchio.it

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Il 9 giugno del 2009 l’Unione europea pubblica il disciplinare che conferisce al pistacchio verde di Bronte la Denominazione di origine protetta DOP. (Regolamento(CE)numero 510/2006 del consiglio.) Nel disciplinare si evincono:

Nome: pistacchio verde di Bronte

Descrizione: Prodotto in guscio, sgusciato o pelato, delle piante della specie Pistacia vera. Il pistacchio DOP all’atto dell’immissione al consumo deve corrispondere a requisiti ben precisi: colore verde intenso,sapore aromatico forte.

Zona geografica: La zona di produzione deve ricadere nel territorio di Bronte, Adrano, Biancavilla.

Prova dell’origine: La fase produttiva deve essere monitorata e certificata.

Metodo di ottenimento: Nella preparazione dei terreni, deve essere previsto il livellamento.

Legame: La zona di produzione deve essere caratterizzata da terreno di origine vulcanico.

Etichettatura: Il prodotto può essere messo in commercio con il logo DOP ed entro due anni dalla raccolta.

Tecniche colturali: L’albero del pistacchio è molto resistente alla siccità, in Sicilia viene coltivato a un’altitudine variabile dai 300 ai 900 m. Si adatta ai terreni rocciosi e calcarei e anche alle lave vulcaniche; predilige le esposizioni a sud. Buona resistenza al freddo, teme le gelate primaverili.

Ogni anno, a fine settembre, si svolge in alcune piazze e vie del centro storico di Bronte la Sagra del Pistacchio, dove vengono realizzate curiose ambientazioni tipiche dell’antica civiltà contadina (arti e mestieri vengono riproposti grazie ad oggetti dell’epoca). Nel corso della Sagra si possono assaggiare ed acquistare i prodotti ottenuti con la lavorazione del pistacchio e i frutti stessi.

http://it.m.wikipedia.org/wiki/Pistacchio_di_Bronte