Alberobello, World heritage site.

Il Trullo nasce come una tipica costruzione contadina in cui, a prescindere dalle diverse teorie sulle motivazioni storiche che hanno portato alla sua diffusione in questa particolare area che è la Valle d’Itria, il cozzaro (ovvero colui che coltivava la terra del padrone) poteva avere un giaciglio dove dormire e tenere gli attrezzi del campo. I lettini (generalmente semplici pagliericci poggiati sul pavimento) dei bambini erano collocati in alcove ricavate in nicchie, generate per gemmazione dalla muratura del trullo principale e separate da questo tramite tende, che sopperivano, dati gli spazi angusti, alla funzione delle porte.

Dal punto di vista dell’utilizzo degli spazi interni, il trullo è nato con un solo piano abitabile, quello terreno (l’unica eccezione di un trullo a due piani è il così denominato Trullo Sovrano, presumibilmente edificato nell’Ottocento a scopo di promozione turistica). Tuttavia, per un migliore utilizzo degli angusti spazi, man mano che le famiglie crescevano spesso si ricorreva alla soppalcatura di uno o più vani allo scopo di allocarvi i giacigli per i figli oppure di adibirli a ripostigli celati allo sguardo dei visitatori occasionali.

Alcune travi di legno, disposte trasversalmente in alto e tuttora visibili in alcuni trulli, non hanno mai avuto funzioni strutturali ma hanno assolto piuttosto la funzione di appendere vivande, provviste, stoviglie, attrezzi, in modo tale da tenerli ben sollevati da terra, tenendo conto che il pavimento in terra battuta poteva essere condiviso da persone e animali domestici.

Lo spazio davvero ristretto e la poca luce proveniente da quella che spesso era l’unica apertura, l’uscio dell’ingresso, ha determinato l’adozione praticamente generalizzata di un accorgimento elementare ma efficace per dare agli ambienti profondità e luminosità allo stesso tempo: l’utilizzo di mobili dotati di almeno uno specchio (a tutt’altezza o come specchiere su credenze), collocati esattamente in posizione frontale all’entrata di ciascun trullo.

Fonte: Wikipedia